Descrizione
Turismo e Artigianato
L'offerta culturale comprende il Museo Faunistico Beck Peccoz, concerti, conferenze e mostre organizzate al Castello Savoia. Numerose sono le manifestazioni legate al folclore e alle tradizioni della cultura Walser. In occasione della "Festa patronale di San Giovanni", il 24 giugno, si svolge la processione e l'offerta di uno o più agnelli posti all'asta sul sagrato della Chiesa. La sera prima, il 23 giugno si accendono i falò che, con i loro fuochi, illuminano tutta la vallata. Particolarmente suggestive sono le "Processioni del Corpus Domini", della "Domenica delle Palme" e del "15 agosto", alle quali le donne partecipano indossando il bellissimo costume tradizionale.
Costume LocaleIl costume di Gressoney-Saint-Jean è uno dei più belli della Valle d'Aosta ed è tuttora indossato dalle donne nelle ricorrenze più importanti.
L'abito è composto da una lunga gonna di panno rosso, una camicia bianca e un grembiule nero ornati di pizzi e una pettorina in velluto nero ricca di ricami dorati. A completare il costume vi è il copricapo, risalente al XV° secolo, una cuffia, dapprima senza raggiera, poi con una bella corona alta confezionata in filigrana d'oro o d'argento, annodata da un nastro. La Regina Margherita, che amava indossare il costume durante i suoi soggiorni, abbellì ulteriormente la cuffia con una raggiera intessuta di filigrana dorata e di pietre incastonate.
Il costume da lutto è invece di colore viola con ornamenti in argento.
L'artigianato locale comprende, oltre ai tipici oggetti in legno scolpito, anche la confezione del prezioso costume e la ricca produzione in pietra ollare delle caratteristiche stufe che arredano, ancora oggi, molte case Walser.
È ancora possibile gustare alcuni piatti tipici della cucina Walser che si preparano in occasioni di feste o di ricorrenze particolari: troviamo i Chnéffléne (Bottoncini), gnocchi preparati con latte e farina e conditi con burro fuso o fonduta o i Chiechéne, dolci tradizionali offerti come augurio di buon anno.
ùTra i prodotti tipici, la rinomata "Toma di Gressoney", un formaggio dal gusto particolare che richiede ben 4 mesi di affinamento.
L'artigianato locale comprende, oltre ai tipici oggetti in legno scolpito, anche la confezione del prezioso costume e la ricca produzione in pietra ollare delle caratteristiche stufe che arredano, ancora oggi, molte case Walser.
La notte del 31 dicembre (ultimo giorno dell'anno), gruppi di ragazzi e uomini vanno di casa in casa a cantare il "Nujoarslied", un bellissimo canto augurale di Capodanno. Il 1° gennaio è invece usanza offrire un dolce preparato in casa a tutti coloro che porgono gli auguri di buon anno. Per onorare i morti nella notte del 2 novembre, è usanza lasciare la tavola imbandita.
Il 6 dicembre si festeggia San Nicola che con la sua gerla e l'asinello porta ancora oggi i dolci ai bambini.
L'offerta culturale comprende il Museo Faunistico Beck Peccoz, concerti, conferenze e mostre organizzate al Castello Savoia. Numerose sono le manifestazioni legate al folclore e alle tradizioni della cultura Walser. In occasione della "Festa patronale di San Giovanni", il 24 giugno, si svolge la processione e l'offerta di uno o più agnelli posti all'asta sul sagrato della Chiesa. La sera prima, il 23 giugno si accendono i falò che, con i loro fuochi, illuminano tutta la vallata. Particolarmente suggestive sono le "Processioni del Corpus Domini", della "Domenica delle Palme" e del "15 agosto", alle quali le donne partecipano indossando il bellissimo costume tradizionale.
Costume LocaleIl costume di Gressoney-Saint-Jean è uno dei più belli della Valle d'Aosta ed è tuttora indossato dalle donne nelle ricorrenze più importanti.
L'abito è composto da una lunga gonna di panno rosso, una camicia bianca e un grembiule nero ornati di pizzi e una pettorina in velluto nero ricca di ricami dorati. A completare il costume vi è il copricapo, risalente al XV° secolo, una cuffia, dapprima senza raggiera, poi con una bella corona alta confezionata in filigrana d'oro o d'argento, annodata da un nastro. La Regina Margherita, che amava indossare il costume durante i suoi soggiorni, abbellì ulteriormente la cuffia con una raggiera intessuta di filigrana dorata e di pietre incastonate.
Il costume da lutto è invece di colore viola con ornamenti in argento.
L'artigianato locale comprende, oltre ai tipici oggetti in legno scolpito, anche la confezione del prezioso costume e la ricca produzione in pietra ollare delle caratteristiche stufe che arredano, ancora oggi, molte case Walser.
È ancora possibile gustare alcuni piatti tipici della cucina Walser che si preparano in occasioni di feste o di ricorrenze particolari: troviamo i Chnéffléne (Bottoncini), gnocchi preparati con latte e farina e conditi con burro fuso o fonduta o i Chiechéne, dolci tradizionali offerti come augurio di buon anno.
ùTra i prodotti tipici, la rinomata "Toma di Gressoney", un formaggio dal gusto particolare che richiede ben 4 mesi di affinamento.
L'artigianato locale comprende, oltre ai tipici oggetti in legno scolpito, anche la confezione del prezioso costume e la ricca produzione in pietra ollare delle caratteristiche stufe che arredano, ancora oggi, molte case Walser.
La notte del 31 dicembre (ultimo giorno dell'anno), gruppi di ragazzi e uomini vanno di casa in casa a cantare il "Nujoarslied", un bellissimo canto augurale di Capodanno. Il 1° gennaio è invece usanza offrire un dolce preparato in casa a tutti coloro che porgono gli auguri di buon anno. Per onorare i morti nella notte del 2 novembre, è usanza lasciare la tavola imbandita.
Il 6 dicembre si festeggia San Nicola che con la sua gerla e l'asinello porta ancora oggi i dolci ai bambini.